Il 13 novembre: si celebra la "Giornata Mondiale della Gentilezza".
«La gentilezza ci consente di allentare le continue difficoltà della vita, le nostre e quelle degli altri, di essere aperti agli stati d’animo e alla sensibilità degli altri, di interpretare le richieste di aiuto che giungano non tanto dalle parole quanto dagli sguardi e dai volti degli altri: familiari, o sconosciuti. La gentilezza è un fare e un rifare leggera la vita, ferita continuamente dalla indifferenza e dalla noncuranza, dall’egoismo e dalla idolatria del successo, e salvata dalla gentilezza nella quale confluiscono, in fondo, timidezza e fragilità, tenerezza e generosità, mitezza e compassione, altruismo e sacrificio, carità e speranza. La gentilezza è come un ponte che mette in relazione, in misteriosa e talora mistica relazione, queste diverse disposizioni dell’anima: queste diverse forme di vita: queste diverse emozioni. Ma la gentilezza è un ponte anche perché ci fa uscire dai confini del nostro io, della nostra soggettività, e ci fa partecipare della interiorità, della soggettività, degli altri; creando invisibili alleanze, invisibili comunità di destino, che allentano la morsa della solitudine, e della disperazione, aprendo i cuori ad una diversa speranza, e così ad una diversa forma di vita». Eugenio Borgna, La dignità ferita, Feltrinelli (2015)
La Giornata Mondiale della Gentilezza vuole ricordare l’importanza dell’altruismo, l’essere in grado di donare e sacrificare attimi del proprio tempo per il bene altrui, e vuole anche essere una giornata di riflessione su temi quali fratellanza, razzismo e comunione dei popoli.
Approfondimenti: collegati al sito della Maestra Mary utilizza le schede didattiche o canta l'inno della gentilezza