Nella società come la nostra, ad alto sviluppo, fortemente terziarizzata, dove le conoscenze scientifiche e tecniche e applicazioni tecnologiche richiedono una formazione continua, costante, ricorrente per tutte le fasce di età, la stessa valutazione non può limitarsi a promuovere o bocciare, ma deve costituire un volano per una formazione orientata alla persona ed alla promozione culturale e sociale. Il Collegio dei Docenti, nella riunione di inizio anno scolastico, ha posto le basi per attuare una valutazione rigorosa, organica, scientifica, completa, che prenda nella giusta considerazione non solo il profitto, ma anche e soprattutto le occasioni di apprendimento, di controllo e conseguimento effettivo degli obiettivi didattici ed educativi, la verifica della metodologia e dei mezzi didattici adottati.
La valutazione così intesa risulta essere:
1. un processo interattivo e continuo, che coinvolge tutti i soggetti attivi nella scuola e tutti i livelli di comunicazione, in funzione di riscontro, conferma o diniego della qualità dell’operato di ciascuno;
2. un’operazione richiesta all’insegnante come mezzo di controllo dell’attività formativa;
3. uno strumento di monitoraggio dei processi di apprendimento/insegnamento con carattere promozionale, orientativo, formativo e regolativo.
La valutazione assume, pertanto:
- carattere promozionale, perché l'alunno, attraverso l'individuazione dei suoi punti di forza, può acquisire sicurezza e fiducia nelle sue possibilità, migliorando l’autostima ed acquisendo una crescente motivazione allo studio;
- carattere formativo, perché consente all'alunno di acquisire la consapevolezza del suo ruolo attivo nell’ambito del processo formativo e degli obiettivi educativo-didattici da conseguire;
- carattere orientativo, perché consente all'alunno di acquisire una corretta percezione dise stesso e della realtà che lo circonda nonché di operare scelte motivate;
- carattere regolativo, in quanto fornisce informazioni utili per adeguare l’offerta educativa alla dinamicità del contesto socio-culturale in cui si opera.